Lo sviluppo tecnologico applicato nella produzione di armi sportive a canna liscia ha consentito, oggi, di avere fucili per il tiro al piattello che si adattano in tutto e per tutto alle esigenze del tiratore.

Tutto è studiato per rendere la vita sportiva più semplice e stimolante, perché un tiratore che riesce a centrare tanti bersagli risulta essere più motivato.

Ed è così che i moderni fucili da tiro presentano accorgimenti tecnici come il calcio regolabile, innanzitutto, che permette di adattare la piega e gli anticipi in base al tiro richiesto, e le canne, a seguire, che grazie agli strozzatori interni e in/out e alle prolunghe danno la possibilità di adattare la rosata dei pallini, modificandone la portata utile, accentuando o diminuendo la dispersione in base alle distanze di ingaggio del bersaglio, a seconda della specialità tiravolistica che si pratica.

Parlando di strozzature variabili non si può non citare i Mobil Chokes.

Lasciamo per il momento da parte tutta la storia della strozzatura della canna liscia che vede due step importanti (la rivoluzione della ditta archibugiera Greener nel 1873 e la nascita dei Quick Choke, antesignani dei moderni Mobil, intorno al 1980).

Può capitare spesso, per chi si trova alle prime esperienze in ambito tiravolistico, di trovarsi spiazzato e in confusione quando si cerca di individuare la giusta strozzatura variabile da impiegare per la propria arma.

La strozzatura dipende prima di tutto dal modo di sparare del tiratore, ma anche da altri fattori, come il tipo di munizione impiegata e la distanza di ingaggio del bersaglio, e quindi da che tipo di disciplina di tiro al volo si andrà a praticare.

Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza in questo particolare aspetto tecnico del tiro al volo.

In particolare, in questo articolo parleremo di:

Cosa sono gli strozzatori variabili?

Cosa si intende per strozzatura variabile? Oggi molti fucili, anche da tiro, montano canne con strozzatura variabile, predisposte cioè all’innesto di strozzatori, i famosi Mobil Chokes, che permettono di modificare il restringimento della canna in prossimità del vivo di volata, consentendo così di passare in pochi passaggi dalla strozzatura full alla cilindrica, fino alla skeet.

Le canne così predisposte nascono come tubi pressoché cilindrici (se si esclude il restringimento della camera di scoppio, cioè la cosiddetta foratura) o canne particolari come le “Tri-bored” o le “Back-Bored”, che in fase terminale riportano, nella parte interna, una filettatura a cui si avvita (sempre internamente) uno strozzatore mobile.

In questo caso si può scegliere tra i diversi gradi di restringimento, in base alle esigenze di tiro.

I valori della strozzatura e i vari tipi

Le strozzature dei fucili a canna liscia si misurano in decimi, ma convenzionalmente, e più praticamente, si individuano con le “stelle”: la strozzatura piena, cioè quella che nel calibro 12 con la giusta munizione ci consente tiri fino a 50 metri, si individuerà con *.

Si tratta della “Full Choke” che presenta un restringimento compreso tra 9 e 11 decimi. Ne esistono anche da 12 decimi, e in questo caso si parlerà di “Extra Full”; per tiri ancora più estremi, poi, esistono le “Ultra Full” con 14/16 decimi di restringimento.

Per ottenere una lunga gittata ma senza gli eccessi di concentrazione di rosata come le precedenti, si farà ricorso, invece, ad un restringimento compreso tra i 7 e gli 8 decimi. Tale strozzatura viene individuata come “Improved Modified” o **.

La ***, o “Modified”, è una strozzatura che consente di effettuare ottimi tiri già sulle medie distanze riuscendo a portare una discreta quantità di piombo anche sulla lunga distanza.

La “Cilindrica Modificata” o ****, la “Cilindrica” o ***** e la strozzatura “Skeet”, che presenta una conicità negativa (a tromboncino), sono le più utilizzate nei tiri brevi o molto ravvicinati.

La giusta strozzatura per il tiro al piattello

Apparentemente si tratta di un aspetto semplice e scontato legato al tipo di attività di tiro che si pratica.

Nello specifico, vedremo come scegliere la giusta strozzatura nell’attività del tiro al piattello specialità fossa olimpica (Trap), nella disciplina del Double Trap, nello Skeet e nel Compak ed infine nello Sporting.

La giusta strozzatura per il tiro al piattello specialità fossa olimpica

Nel tiro al piattello, nella della specialità fossa olimpica, avvenendo l’ingaggio del bersaglio già su una distanza a partire da 25 metri, sembra logico, specialmente per chi utilizza lo stile del puntamento e non spara di scatto appena si palesa il piattello, utilizzare le massime strozzature con ** in prima canna e * in seconda canna.

Come descritto precedentemente, queste strozzature compattano lo sciame consentendo ai pallini di resistere meglio all’attrito con l’aria e di percorrere distanze generose, conservando la giusta velocità e la cessione dinamica per la rottura del bersaglio.

In base al tipo di foratura delle canne, alla loro lunghezza e al tipo di munizione impiegato, però, si potrebbe optare anche per utilizzare una strozzatura “Modified” in prima canna, lasciando per la seconda canna sempre la Full, visto che l’ingaggio del bersaglio in fase di recupero avverrà almeno intorno ai 40 metri.

Utilizzando dei Mobil Chokes, inoltre, si avrà la possibilità di utilizzare degli in/out. Sempre avvitati alla filettatura interna, questi sporgono dal vivo di volata di 5 o 10 cm, facendo aumentare la superficie del tubo e consentendo allo sciame di pallini di viaggiare protetti ancora qualche centimetro in più ritardando l’attrito con l’aria e riuscendo a recuperare qualche metro nell’utilità del tiro.

Si possono anche inserire degli strozzatoriported”. Questi, sempre con diversi gradi di restringimento, presentano delle forature particolari, degli sfiati, consentono ai gas di scoppio di disperdersi velocemente all’uscita della canna e una volta terminata la loro funzione di spinta, eviteranno così di influenzare negativamente lo sciame dei pallini all’uscita dal vivo di volata.

La giusta strozzatura per l’attività di Double Trap

Nella disciplina del Double Trap, dovendo il tiratore colpire due piattelli in rapida successione, sarà necessario avere una rosata leggermente più generosa di prima canna (quindi una *** stelle è forse più opportuna), per poi subito dedicarsi al secondo bersaglio il cui recupero sarà affidato alla seconda canna che monterà sicuramente strozzatura da *.

Ma in base alla velocità di tiro di chi spara si potrebbe optare anche per una **, che evitando eccessive concentrazioni dello sciame dei pallini, potrebbe consentire di colpire il bersaglio anche con qualche pallino periferico, regalando il punto.

La giusta strozzatura per lo Skeet e il Compak

E per chi volesse dedicarsi allo Skeet? Anche qui si devono fare le opportune distinzioni riguardo alle specialità praticate e diciamo subito che molto in aiuto vengono i Mobil Chokes e tutti le armi che consentono di modificare impostazione, pieghe e portata, perché altrimenti sarebbe necessario possedere un’arma dedicata ad ogni specialità.

Infatti, sia nello Skeet puro che nel percorso di caccia inteso come Compak, che si svolgono in pedana, sono tollerate canne più o meno lunghe e con strozzature leggermente più larghe (diciamo ****/** o ****/***), ma anche cilindriche e skeet, accompagnate a pieghe dell’arma meno tese rispetto alla fossa dove tutti i tiri sono montanti.

La giusta strozzatura per lo Sporting

Nello Sporting la scelta delle canne e delle strozzature è variata nel tempo e dipende molto anche dai campi che si frequentano. Nei primi campi nati in Italia, definiti spesso “Percorsi di caccia itineranti” è necessario scegliere canne corte e strozzature da Skeet, a tromboncino in prima canna e una *** o meglio **** di seconda, perché questa attività itinerante prevede lanci improvvisi e i tiri sono molto corti e ravvicinati, simulando il volo o lo schizzo di selvatici, per cui si necessita avere il massimo dell’apertura della rosata entro i primi 20 metri.

Sempre più spesso però, seguendo la tradizione britannica, i campi da Sporting prevedono lanci molto lunghi e complicati. Per questo la maggior parte dei tiratori sceglierà canne lunghe 76 o 81 cm dotate di strozzatori intercambiabili, oppure molto strozzate.

Anche l’impostazione di tiro sarà diversa e sarà necessario avere una piega del calcio simile a quella da caccia perché molti saranno i tiri spioventi e i tiri a terra sul piattello denominato “Lepre”.

Conclusione

Il tiratore alle prime armi, o che si voglia cimentare con diverse discipline per diletto o per individuare quella che più gli si addice, troverà sicuramente un valido “alleato” nell’utilizzo di armi che consentono di essere modificate nelle loro parti vitali, quali il calcio, per la piega e l’anticipo, e le canne, come visto, per le diverse possibilità di restringimento grazie ai Mobil Chokes, permettendo così una maggiore e più semplice possibilità di scelta.