A ciascuno il suo fucile. Perché possiamo essere più o meno alti, avere braccia lunghe o corte. C’è chi è destro, chi è mancino. Insomma, il tiratore ha una sua fisicità. Unica.
La corporatura influisce notevolmente sul modo in cui imbracciamo l’arma. E sappiamo bene quanto una presa non confortevole inficerà sulla precisione del tiro, e quindi sulla riuscita di una buona sessione. Senza il giusto settaggio sarà davvero un inferno centrare il piattello.
Un equipaggiamento idoneo è del resto fondamentale in qualsiasi sport. Ti è mai capitato di fare una corsa allacciandoti scarpe che calzano poco? Di un numero piccolo rispetto al tuo? Dopo neanche cento metri i tuoi piedi imploreranno pietà, sarai stanco e ti pentirai amaramente di essere sceso in pista. L’attività sarà tutt’altro che piacevole e ti stuferai presto di praticarla.
Stesso discorso per qualsiasi altra disciplina. Non è esente da questo mantra il tiro a volo. Uno sport in cui ogni movimento è calcolato alla frazione di secondo, e basta un niente per mandare all’aria i piani di vittoria.
Un fucile “standard”, acquistato a scatola chiusa, difficilmente si adatterà alle tue esigenze, costringendoti a faticare più del dovuto prima di ottenere qualche risultato decente. Perciò, ogni tiratore sa che prima di tutto deve rivolgersi all’armaiolo di fiducia per impostare al meglio la sua esperienza.
Tra tutte le componenti, bisogna fare estremamente attenzione al calcio, perché questa parte è l’anello di congiunzione tra te e la tua arma. In questo approfondimento spiegheremo i vantaggi di un calcio regolabile per fucili da tiro
Il calcio, l’anello di congiunzione tra tiratore e fucile
Il calcio è una delle componenti più importanti dell’arma. Rappresenta infatti il punto in cui la meccanica si incontra con l’uomo, dove la guancia si appoggia, ed è lo strumento che va posto sulla spalla.
Prolungando la vista naturale per allinearla con la canna. Insomma, è l’estensione del tiratore.
La sua esatta conformazione è quindi considerata una delle qualità necessarie per centrare i propri obiettivi. Le sue fattezze condizionano allora l’acquisto. E’ meglio trovare subito la soluzione idonea, piuttosto che dover tornare in negozio e cambiare ogni volta qualcosa. Spenderai alla fine più soldi.
Molti insuccessi appena premuto il grilletto sono causati proprio da misure di calciatura totalmente sballate, che non seguono la fisionomia di chi impugna l’arma.
Perciò è indispensabile avere un calcio regolabile per fucili da tiro.
La personalizzazione può essere fatta in diversi modi.
Alcuni sportivi scelgono di procurarsi un nuovo calcio tra quelli intercambiabili in commercio, che differenziano per lunghezze o pieghe. Restando però nel ventaglio di prodotti standardizzati.
Altri tolgono o aggiungono spessori di legno, applicando calcioli o altre sezioni.
Ma si può ovviare a tutto e intervenire procurandosi un calcio che faccia della flessibilità il suo punto di forza. Come il nostro Futur-K6AM, che offre un’infinita varietà di regolazioni.
Altre funzioni importanti del calcio
- Serve a prendere la mira. Allineando l’occhio all’altezza delle canne.
- Costituisce l’impugnatura dell’arma. E quindi ne fa da sostegno a tutta la meccanica.
- Garantisce l’equilibrio del fucile.
- Smorza il fenomeno del rinculo. Riuscendo a convogliare l’energia cinetica sulla spalla. Se il rinculo si adatta bene al corpo del tiratore.
I vantaggi di un calcio regolabile per fucili da tiro
Fin dagli albori, le case produttrici di fucili hanno cercato di progettare armi capaci di essere compatibili con tutti i tiratori del mondo.
Seguendo ricerche e studi, sono stati nel tempo individuati alcuni parametri specifici, importanti, che sono adattabili ad ogni modello di fucile sul mercato.
Variando queste misure si riuscirà a venir incontro alle peculiarità di un’altissima percentuale di sportivi. Tutto questo influenzerà notevolmente il risultato del colpo, che sarà più accurato. Già le prime volte. Vediamo quali sono le lunghezze che devono calzare a pennello.
Le misure dell’intero calcio
Partiamo proprio dalla lunghezza essenziale, quella dell’intero calcio. In media per quanto riguarda armi da caccia, questa si aggira intorno ai 360 mm, mentre può arrivare a 370 mm per i fucili dedicati al tiro sportivo. Un dato che può cambiare molto a seconda della conformazione del corpo del tiratore, andando a finire in un range che parte già da 365 mm.
L’estensione dipende, allora, pure dall’uso che se ne fa.
Un calcio di minor lunghezza viene preferito ad esempio per la caccia, dal momento che tale costituzione garantisce un puntamento immediato. Del resto, nella pratica venatoria la rapidità è tutto.
Ma un calcio “corto” può essere perfino un vantaggio nel percorso caccia, perché agevole nel ridurre i tempi di reazione.
Un calcio allungato facilita invece l’inseguimento su lunghe distanze. Ragion per cui l’acquisizione dei bersagli sarà maggiore.
Ma quale sarà la lunghezza giusta del calcio? La sua estensione dovrà venire incontro alla misura dell’avambraccio di ciascun tiratore.
Diciamo che in sostanza bisogna prestare attenzione alla lunghezza al centro, definita come distanza dal centro del calcio (calciolo) al grilletto.
Se questo spazio è troppo lungo, il tallone potrebbe trascinarsi sulla parte inferiore della spalla. O impigliarsi nella fessura del braccio.
Al contrario se dovessimo confrontarci con un calcio troppo corto, il rinculo dell’arma sarebbe amplificato. Non avendo il corpo del tiratore apportato il giusto contrappeso. Con evidenti dolori a spalla e guancia.
Le pieghe
L’attività in pedana è molto diversa da quella che puoi fare in natura, per cacciare.
Nell’ultimo caso le pieghe sono più accentuate per anticipare la traiettoria della selvaggina. Nella disciplina sportiva invece si tende a seguire la corsa del bersaglio con pieghe corte. Andando il piattello verso l’alto.
I “montanti”, così definiti, sono invece diversi nello Skeet, dove si prediligono pieghe simili alla caccia. Dovendo inseguire obiettivi che si muovono in maniera analoga alla pratica venatoria.
Il suggerimento per trovare la giusta piega è di fare alcuni tiri di prova, ragionando su quali sono stati gli spostamenti di rosata.
Se quest’ultimi sono andati troppo a destra o a sinistra rispetto al centro dell’obiettivo, dobbiamo agire sul vantaggio.
Il vantaggio
La deviazione è lo spostamento laterale dell’asse. E’ un’altra componente sostanziale, che porta a preferire un calcio regolabile per fucili da tiro. Il vantaggio infatti oscilla di norma tra i 4 e gli 8 mm e tra i 6 e gli 11 al becco.
E’ sconsigliabile optare per un vantaggio troppo accentuato, perché potrebbe provocare al colpo una rotazione dell’arma. Riducendo la possibilità di ingaggiare i piattelli.
Il vantaggio può riferirsi al tallone o con la punta. Come mai è così importante questa misura?
Le forze che entrano in gioco durante una sessione di tiro sono diverse. Il tiratore ne mette in campo due, una in entrata e l’altra in uscita.
Per forza in entrata ci riferiamo allo spostamento del fucile in direzione della parte opposta al braccio con cui eseguiamo la nostra impugnatura (che è a sinistra per i destri, e viceversa per i mancini). In uscita sarà invece il contrario.
In entrata lo spostamento è forte, mentre nei tiri uscenti avremo sempre maggiori difficoltà. Per questo il tiratore ha bisogno di “un aiuto” dal fucile, chiamato appunto vantaggio.
Ma non devi esagerare con il vantaggio. Perché avere una deviazione eccessivamente pronunciata può farti sparare fuori tempo.
Se il vantaggio è troppo, rischierai di trovarti con la mira in avanti rispetto al bersaglio in volo, e sarai costretto a rallentare la corsa per raggiungere il piattello.
Tale variazione incide sulla riuscita del colpo. I tempi di sparo devono essere identici per piattelli destri e sinistri. Quindi devi capire subito come dosare le deviazioni.
L’angolo di pitch
Rappresenta l’inclinazione del calciolo. Tale angolazione adegua l’inclinazione alla parte della spalla in cui viene poggiata l’arma. Se l’angolo è corretto, verrà garantita la massima gestione del fucile al momento di imbracciarlo. Riuscendo a dare una stabilità sicura e certa.
Per questo l’angolo di pitch deve seguire sia la fisicità del tiratore che il suo stile.
Quanto alla corporatura, l’angolo tende ad essere meno pronunciato con tiratori che hanno una robustezza significativa. Mentre il valore andrà verso lo zero in presenza di sportivi magri.
Per quel che riguarda lo stile, chi predilige una tecnica che calca su una postura con il tronco inclinato verso avanti, preferirà ridurre l’angolo di pitch.
La pendenza del calcio
Anche la pendenza del calcio può essere individuata dopo alcuni tiri di prova.
Se noti una rosata che si scaglia troppo in alto o in basso, devi agire sulla pendenza del calcio. Lo farai vedendo la distanza che c’è tra l’occhio che mira e la linea orizzontale delle spalle.
Consiglio: prima il calcio, poi la tecnica
Alcuni tiratori riescono subito ad individuare cosa c’è di sbagliato nel proprio colpo. Altri, specie tra i principianti, inizieranno ad auto-correggere la propria tecnica, scegliendo posture innaturali per raddrizzare il colpo.
Si creano così automatismi errati, e tali difetti di impostazione saranno duri da correggere. Quindi, in una fase iniziale, è meglio farsi controllare da un esperto.
La posizione della testa, un esempio dell’importanza del calcio.
Come ti abbiamo appena accennato, è preferibile imparare subito la tecnica. Stesso discorso per la postura. La posizione della testa è una dei primi fattori da tenere sotto controllo.
Questa sezione ci farà proprio capire quanto è importante avere un calcio perfettamente compatibile con la nostra fisicità. Un calcio che sentiamo veramente “nostro”.
Intanto parti dalla posizione degli occhi. Per non commettere errori nello sparo, la linea degli occhi dovrà essere perpendicolare alla linea di mira della bindella. Altrimenti farai una bella “cilecca”, con il piattello che schizzerà via.
I tiratori destri di solito tendono ad inclinare verso destra (i mancini a sinistra), portando così lo sguardo in una situazione abbastanza diagonale alla linea di tiro. Si tratta di un errore.
Quindi andiamo alla testa, che va poggiata sul nasello in maniera aderente. Considerando la terna guancia, labbro superiore e naso.
Ricorda che proprio il naso, come dice lo stesso nome del componente, deve andare verso il nasello. Scontato ancora una volta sottolineare quanto sia vitale avere un contatto forte e sicuro contro l’arma. Altrimenti… sarai punto e a capo: inizierai a perdere colpi e lo stress in pedana crescerà.
Come abbiamo già ricordato più volte, è buona prassi fare pratica a casa. Magari mettendosi di fronte ad uno specchio (con il fucile scarico, la sicurezza prima di tutto).
Una nota a margine. Tra gli sbagli più comuni c’è quello di alzare d’istinto la testa appena chiamato il piattello. Questo gesto da una parte farà perdere l’allineamento degli occhi con la canna, dall’altra comporterà un insufficiente presa sul calcio, con il viso che sarà esposto alla fase di rinculo. Quindi il capo deve restare in posizione in tutte le fasi di tiro. Come le braccia. È il busto che si muove.
Il calcio Futur-K6AM: quando la flessibilità è punto di forza
Vista l’importanza di un calcio regolabile per fucili da tiro, i nostri studi sono partiti dalla necessità di rivoluzionare il settore. Creando un prodotto completamente regolabile.
E’ nato così Futur-K6AM, innovazione sviluppata con la consulenza di tiratori agonistici e aziende produttrici di cartucce.
Ma cosa puoi fare Futur-K6AM?
- Regolare verticalmente il calciolo. Con uno scorrimento di 23 mm.
- Regolare l’angolo del pitch.
- Regolare il nasello. In orizzontale e in verticale (con una corsa di 15 mm, oltre a varie inclinazioni).
- Modificare la lunghezza del calcio. Con un margine di escursione va dai 34,5 ai 41 cm. Un margine insomma enorme, per tiratori di tutte le altezze. E per tutte le conformità di braccio.
- Regolare la deviazione o la rotazione del calciolo.
Tutte queste regolazioni sono indipendenti tra loro e non inficiano su altre componenti del nostro calcio (come i livelli di assorbimento del colpo, davvero elevati).
Tale autonomia in un calcio regolabile per fucili da tiro permette di trovare una configurazione ideale. Potendo ogni tiratore lavorare su ciascuna parte separatamente.