Il tiro a volo, inteso come Trap, è uno sport affascinante che mette alla prova molte doti e capacità del tiratore.
Si tratta di un’attività in grado di stimolare tutte le parti muscolo scheletriche del corpo, ma anche altre capacità come le intellettive, oltre le doti di mira e i riflessi.
Tuttavia, per alcuni tiratori, il dover ripetere sempre gli stessi movimenti con cadenza automatica risulta stressante, così preferiscono dedicarsi anche allo Skeet.
Si tratta di un’altra disciplina olimpica del campo tiravolistico, ma che offre stimoli diversi grazie al fatto che i lanci vengono effettuati da due lanciapiatteli rialzate, con un intervallo di tempo che varia da 0 a 3 secondi dopo la chiamata del tiratore.
Per la pratica di questa attività si richiedono capacità tecniche e strumentali diverse, rispetto alla più classica fossa olimpica.
In questa disciplina i tiri avvengono a distanze inferiori, ma soprattutto hanno angolazioni diverse, spesso spioventi che richiedono un impegno notevole. Inoltre, all’interno di una serie da 25 piattelli ci sono anche lanci simultanei di due piattelli molto difficili da colpire.
In questo articolo vedremo:
La pratica dello Skeet
Qualsiasi sia la specialità praticata, il tiratore che si dedica a questa disciplina deve comunque adottare una buona tecnica di mira, perché spesso i lanci vengono effettuati anche in modo fantasioso uscendo fuori dai parametri di lancio a cui si è abituati.
Per praticare lo Skeet in modo professionale, perciò, si richiedono ottimi riflessi e buone capacità di utilizzare un’impostazione di tiro che consenta di potersi adattare facilmente alle difficoltà dovute alle differenti angolazioni dei lanci.
Naturalmente servono anche buoni strumenti da utilizzare, quindi armi e munizioni da impiegare.
In particolar modo, il fucile dovrà presentare delle caratteristiche che lo differenziano sostanzialmente da quello utilizzato per la fossa olimpica.
Il fucile da Skeet
Considerando la breve distanza in cui avvengono i tiri, le canne del fucile da Skeet devono essere corte e con una strozzatura abbastanza aperta per favorire la dispersione della rosata facilitando la rottura del bersaglio.
Vero è che oggi l’utilizzo delle strozzature interne mobili ci consente di poter usare un fucile per diverse discipline, ma se volessimo utilizzare un fucile da Trap per lo Skeet, pur modificando la strozzatura, avremmo due ordini di problemi:
- La lunghezza delle canne
- L’impostazione di tiro dettata dal tipo di calciatura che si utilizza
Per le canne, invece, si può trovare un buon compromesso tra resa balistica e risultato, operando un giusto adattamento con i Mobil Chokes impiegati e utilizzando un munizionamento dedicato al percorso caccia.
Chi pratica la disciplina del trap e possiede delle calciature in legno fisse, in cui gli anticipi, le deviazioni e i vantaggi, sono studiati e impostati per affrontare e agevolare il tiro su bersagli montanti, difficilmente potrà trovare un adattamento alla diversa disciplina in cui i bersagli non solo seguono traiettorie differenti, ma hanno spesso parabole discendenti.
Discorso diverso, invece, per chi ha la fortuna di montare sulla propria arma un calcio in legno/alluminio regolabile grazie al quale è possibile facilmente e velocemente modificare le impostazioni di piega e anticipo, trovando la giusta soluzione per la pratica dello Skeet.
Terminata la sessione di prove, potrà poi riportarle alle condizioni originali, se necessario.
Così modificate le strozzature delle canne e la piega e l’anticipo del calcio, si potrà provare a deliziarsi con il percorso, un’attività molto stimolante e dinamica.
Come allenarsi e migliorare nell’attività dello Skeet
Come tutte le attività sportive anche il tiro al volo nella specialità dello Skeet, se si vuole praticarlo a un buon livello agonistico, prevede la necessità di una discreta preparazione atletica oltre che di attitudine alla pedana.
Chi si approccia per la prima volta al mondo del tiro farebbe bene a farsi seguire sul campo da qualche istruttore federale, o magari partecipare a uno dei tanti corsi che vengono organizzati per avvicinare le persone a questa disciplina sportiva.
Ma le tecniche di base che si imparano (chiamare i bersagli a fucile scarico per acquisire il movimento dell’arma, traiettoria del bersaglio e acquisizione del tempo giusto per premere il grilletto senza avere l’ansia di colpire il bersaglio) sono benefiche per la crescita delle capacità di tiro e per migliorare il colpo d’occhio e la resistenza della struttura fisica, oltre a migliorare il livello di confidenza con la propria arma, durante tutti gli anni di pratica dell’attività.
Come forma di allenamento, inoltre, si consiglia sempre quella indoor, cioè a casa, davanti uno specchio, imbracciando il fucile (scarico) e collimando pupilla, bindella e mirino, subito a primo imbraccio.
Questa tecnica, facilitata quando si possiede un calcio regolabile che si adatta alla nostra conformazione fisica, ci fa comprendere se l’arma è ben equilibrata e ci consente di acquisire il movimento giusto per imbracciare nel modo più corretto l’arma che sarà subito allineata col bersaglio.
La ripetizione di questi movimenti, insieme alla simulazione delle traiettorie dei piattelli, mark e pull specialmente, ma anche lepre, non solo aumenteranno la confidenza con la nostra arma, ma faranno memorizzare al corpo i movimenti da riprodurre in pedana istintivamente, rafforzando al contempo braccia, avambracci e tronco superiore, che sono le parti del corpo più soggette a stress durante le sessioni di prova e le gare.
Se poi non si possiede un calcio in grado di ammortizzare il rinculo dei colpi, ed oggi in commercio si trovano con diversi gradi di ammortizzamento specie tra i prodotti in legno/alluminio, sarà necessario anche rafforzare i grandi pettorali e la parte frontale delle spalle, in quanto sono le parti che attutiscono e assorbono il colpo d’ariete e la rotazione dell’arma a seguito della detonazione.
Questi esercizi dovranno alternarsi serie su serie, per mettere in pratica quanto appreso e abituare il corpo e la mente a mantenere il giusto ritmo e la giusta concentrazione, tra un pull, un mark, un tordo o una lepre.
Buon divertimento!