Le competenze tecniche di Futurmec si uniscono alla passione per il tiro a volo, dando vita a un nuovo calcio per fucili da tiro innovativo.

Scopriamo Michele Sideri, il dirigente che ha trasformato la sua passione in un progetto di successo, e sulle motivazioni che lo spingono a innovare nel mondo del tiro a volo. A cura di Claudio Portavecchia.

Signor Sideri, cosa le sarebbe piaciuto fare da bambino?

Da bambino, in un’epoca di risorse limitate, ci ingegnavamo a creare di tutto con quello che avevamo a disposizione. La nostra libertà era totale e ci dedicavamo a costruire oggetti che poi diventavano i nostri giochi, li custodivamo con grande attenzione, temendo di perderli o danneggiarli, proprio come facevo in seguito con ogni progetto a cui mi dedicavo. Questa esperienza ha coltivato in me un’innata attitudine manuale e pratica, che ancora oggi considero uno dei miei punti di forza.

…e poi com’è andata?

La mia infanzia è stata serena e ricca di esperienze che mi hanno formato. I miei genitori lavoravano entrambi, e così sono cresciuto con i miei nonni. A loro devo un grande rispetto per i valori autentici e fondamentali che mi hanno trasmesso. Poi è arrivata la scuola, e con essa la decisione che avrebbe segnato la mia strada: entrare nel mondo della meccanica. Ricordo ancora il momento che ha cambiato tutto: durante una visita scolastica alle scuole superiori, i nostri insegnanti ci portarono in un laboratorio di meccanica. Lì, per la prima volta, assistetti a una scena che mi lasciò senza parole: da un pezzo di ferro arrugginito prendeva vita un albero meccanico, lavorato al tornio con precisione centesimale. Rimasi affascinato e decisi subito di iscrivermi a un istituto tecnico, convinto che quella fosse la mia strada. Da lì è iniziato tutto: il mio primo impiego in un’azienda di lavorazioni meccaniche, un’esperienza che durò 15 anni e che, nel 2005, mi portò alla creazione di Futurmec.

Dal sogno alla realtà: l’intervista di TiroTicino al nostro CEO Michele Sideri

Come si è avvicinato al tiro a volo?

Nel corso della mia carriera, crescendo professionalmente, arrivai a ricoprire il ruolo di responsabile tecnico-commerciale. Un giorno, il mio datore di lavoro mi inviò a un evento aziendale che includeva una gara di Trap tra dipendenti, aperta anche ai fornitori. Affascinato dall’abilità dei tiratori più esperti, decisi di provare anch’io.
Presi un fucile semiautomatico dalla rastrelliera e, con un istruttore al mio fianco, mi cimentai per la prima volta in pedana. Pur non avendo mai impugnato un fucile prima, riuscii sorprendentemente a colpire 15 o 16 piattelli. Quell’esperienza mi appassionò a tal punto che, poco dopo, presi il porto d’armi sportivo e acquistai un Beretta 682 da uno zio acquisito, grande appassionato della disciplina. Da quel momento, il tiro a volo è diventato una parte
fondamentale della mia vita.

Come datore di lavoro ha sicuramente molti impegni: trova ancora il tempo per il tiro a volo?

È curioso come siano cambiate le cose nel tempo. Essere imprenditore è senza dubbio impegnativo, ma quando l’azienda era ancora di piccole dimensioni riuscivo comunque a ritagliarmi del tempo per il tiro a volo.
Con la nascita del nostro prodotto e la crescita necessaria per affermarci come azienda competitiva e strutturata, il tempo da dedicare al tiro a volo si è ridotto drasticamente, fino quasi a scomparire. La cosa divertente è che il mio amico Fabio, con cui ho stretto un forte legame proprio grazie al tiro a volo, mi chiama spesso per propormi di andare a sparare insieme. Ormai, però, conosce già la risposta… e finisce per darsela da solo! Ci facciamo una risata, ci salutiamo e torniamo ai nostri impegni, consapevoli che, almeno per ora, le priorità sono altre.

Cosa cerca durante le sue sedute al poligono e, soprattutto, cosa le porta l’attività al poligono?

Prima di tutto, al poligono mi diverto e mi immergo completamente nell’atmosfera del tiro a volo. Condividiamo impressioni, discutiamo di tecniche e ci confrontiamo su ogni aspetto di questa disciplina. Trovo particolarmente interessante ascoltare consigli e osservare come ogni tiratore adatta mentalità, postura e tecnica in base ai propri risultati. Oggi il tavolo da tiro è soprattutto un momento di puro divertimento, dove mi metto a disposizione degli amici, offrendo il mio contributo con consigli e suggerimenti. Sempre nel rispetto delle loro idee, perché sono convinto che nel tiro, come nella vita, non esista una sola soluzione. Ed è proprio questa condivisione, più di ogni altra cosa, il vero valore di questa esperienza.

Come è nata l’idea di creare il calcio FUTUR-K 6AM?

Mentre sparavo con il mio Beretta 682 dotato di calcio in legno, mi resi conto di quanto fosse necessario poter modificare alcuni parametri, come l’altezza e la posizione del nasello, oltre alla lunghezza complessiva, per ottenere un allineamento perfetto. Per compensare, provavo ad applicare delle spugne, ma la soluzione era tutt’altro che pratica e precisa. Provai a rivolgermi a professionisti per queste modifiche, ma la loro scarsa disponibilità e la distanza rendevano tutto complicato. Oltre a ciò, tornavo spesso a casa con la guancia livida per l’impatto dei colpi. Ricordo che, una volta, solo mia suocera si accorse del livido! Queste difficoltà mi spinsero a cercare una soluzione efficace. Così, durante le vacanze di Natale del 2016, iniziammo a progettare un inserto capace di sostituire parte del calcio in legno. L’idea era quella di creare un prodotto high-tech e innovativo, progettato per rispondere a queste precise esigenze.

Può spiegare quali sono le sue caratteristiche principali?

Il nostro prodotto ha seguito un processo di sviluppo in continua evoluzione, frutto di un intenso lavoro di ricerca e di un dialogo costante con i tiratori, che ci hanno fornito preziosi spunti per il miglioramento. Grazie a questa collaborazione, siamo riusciti a creare un calcio completamente regolabile in modo intuitivo e semplice, utilizzando un’unica chiave a brugola da 3mm. La caratteristica più innovativa, però, è la capacità di ridurre il rinculo del 25%-30%, a seconda dell’elastomero utilizzato, senza che il tiratore percepisca alcun movimento. Questo risultato non è solo frutto della nostra esperienza, ma è stato certificato da un’approfondita relazione tecnica, che descrive anche il metodo dello studio. A conferma di ciò, abbiamo effettuato uno studio biennale, che ci ha permesso di realizzare nel 2024 un elaborato scientifico pubblicato all’ECSS (European College of Sport Science) di Glasgov, il quale attesta come il nostro calcio, grazie alla riduzione del rinculo, sia particolarmente utile per il comfort dei tiratori, andando a diminuire la temperatura nella zona anatomica a contatto con il calciolo e migliorando le prestazioni sportive, specialmente nella parte finale della gara. Ulteriori studi saranno condotti negli anni a venire, così da migliorare ancor di più le prestazioni del nostro FUTUR-K 6AM.
Questo importante traguardo è stato possibile grazie al contributo di un team altamente qualificato, composto da Riccardo Monzoni, PhD, Alessio Vita, PhD (University of Ancona) e dal sottoscritto, Michele Sideri, CEO di Futur-K6AM.

Su quali fucili può essere montato?

Il calcio Futur-K 6AM è stato progettato principalmente per il tiro sportivo, in particolare per i fucili sovrapposti utilizzati in questa disciplina. Per facilitare la scelta, sul nostro sito www.futur-k.com abbiamo dedicato una pagina alla compatibilità, dove gli utenti possono trovare l’elenco completo dei brand e dei modelli su cui il nostro calcio può essere montato. Grazie alla nostra nuova piastra multifunzione, l’installazione è estremamente semplice e richiede soltanto due passaggi. Una volta montato, il calcio è pronto per essere regolato con la massima precisione in base alle esigenze del tiratore. Per maggiori dettagli sul montaggio e sull’utilizzo, vi invitiamo a guardare i nostri tutorial su YouTube. Inoltre, seguiteci sui nostri canali social per rimanere sempre aggiornati sulle ultime novità e interagire con noi!

Come funziona il sistema ammortizzante?

Il nostro sistema ammortizzante brevettato sfrutta la compressione di un gommino speciale, riducendo significativamente la sollecitazione derivante dallo sparo senza alcun movimento meccanico né gioco tra le parti. Questo consente di ottenere una sensazione di stabilità assoluta, garantendo al tiratore il massimo controllo.
Sebbene la maggior parte del rinculo venga assorbita dalla massa del fucile, il nostro sistema contribuisce a un’ulteriore riduzione pari al 25%, migliorando il comfort e riducendo l’affaticamento durante la sessione di tiro.
L’utilizzatore può facilmente sostituire il gommino, scegliendo tra diverse opzioni di smorzamento in base alle proprie esigenze e al tipo di cartuccia utilizzata. Dai nostri test, il gommino bianco da 70 sh si è rivelato il più efficace: offre una riduzione ottimale del rinculo senza che il tiratore percepisca alcun movimento indesiderato durante lo sparo.

Quali sono i vantaggi di un calcio in alluminio e legno come il FUTUR-K 6AM rispetto ai tradizionali calci in legno?

I vantaggi del calcio FUTUR-K 6AM rispetto ai tradizionali calci in legno sono due, entrambi fondamentali per il tiratore:

  • Massima personalizzazione. Grazie alla combinazione di alluminio e legno, il nostro calcio offre un livello di adattabilità che i modelli tradizionali non possono garantire. Ogni tiratore può regolare il calcio in base alla propria struttura fisica e fisionomia, ottimizzando postura e allineamento per migliorare precisione e comfort.
  • Riduzione della fatica. Il nostro sistema ammortizzante brevettato assorbe una parte significativa dell’energia dello sparo, riducendo l’impatto sul corpo. Questo permette di affrontare un’intera sessione di tiro con minore affaticamento, mantenendo la concentrazione e la stabilità fino all’ultimo piattello.

In sintesi, il FUTUR-K 6AM non è solo un calcio regolabile, ma un vero e proprio
vantaggio tecnico per chi cerca il massimo delle prestazioni nel tiro a volo.

Dal sogno alla realtà: l’intervista di TiroTicino al nostro CEO Michele Sideri

E con l’estetica come la mettiamo?

Per quanto riguarda l’estetica, ammetto che all’inizio non è stato facile. Il nostro obiettivo non era creare un calcio più bello di quello tradizionale in legno, né tanto meno sostituirlo. Il legno rimarrà sempre un classico intramontabile! La vera sfida era progettare un prodotto tecnologico che si adattasse perfettamente alle esigenze del tiratore, migliorando la performance e riducendo il rinculo senza che si percepisse alcun movimento. E direi che ci siamo riusciti! Nel tempo, oltre a concentrarci sulle migliorie strutturali e funzionali per rendere il calcio semplice e altamente performante, abbiamo lavorato sull’estetica, cercando di renderlo più gradevole alla vista. Oggi, con grande soddisfazione, molti ci dicono che il nostro calcio è anche bello! E noi siamo contenti di questo, perché vuol dire che il nostro lavoro ha avuto successo sotto ogni punto di vista. Ma la nostra attività di ricerca e sperimentazione sul sistema FUTUR-K 6AM non si è fermata a questi pur soddisfacenti risultati. Attualmente siamo in fase di test del FUTUR-K 6AM D+ dove il suffisso D+, Digital Plus, sta a indicare proprio l’aggiunta di una unità digitale che rileva in situ le sollecitazioni dinamiche dovute agli eventi di sparo attraverso la misurazione
precisa delle accelerazioni conseguenti. Una “catena di misura”, quindi, direttamente a bordo del calcio, in grado di comunicare con lo smartphone (o altro device) via BLE dove un’APP dedicata consente l’analisi e la visualizzazione di tutti questi dati utilizzati principalmente per valutare, nel tempo e in relazione all’intensità d’uso, lo stato d’usura del nostro gommino ammortizzante in modo da poterlo sostituire quando le prestazioni ammortizzanti iniziano a degradare.

Ora, come detto, siamo in fase di test dei prototipi e contiamo di presentare questo nuovo lavoro a breve, almeno ai nostri amici e clienti più affezionati così da ricevere le prime impressioni e gli utili suggerimenti. Non dico altro, per ora, ma confesso che sono molto contento dei risultati di questi primi test.

Ringraziamo il signor Sideri per la simpatica chiacchierata e gli auguriamo ogni bene per il futuro.

Intervista originale pubblicata sul Magazine N°80 di Marzo 2025 di FEDERAZIONE TICINESE DELLE SOCIETÀ DI TIRO. Qui il link all’editoriale.