Il rivoluzionario calcio regolabile e ammortizzante il rinculo progettato dalla marchigiana Futurmec, ulteriormente perfezionato per essere ancora più confortevole e versatile: a partire dalla piastra a sgancio rapido “New revolutionary plate”.
Il calcio Futurmec rappresenta indubbiamente un’innovazione significativa in un segmento, quello del Tiro a volo, che risulta ancor oggi essere piuttosto tradizionalista. Al di là del design tecnologico e moderno, sono proprio i contenuti tecnici del calcio Futur-K 6 AM a essere interessanti: la possibilità di regolazione pressoché totale della calciatura, la presenza di una impugnatura anatomica e, infine, la capacità di riduzione del rinculo del 25%, grazie a un sistema originale brevettato.
Di queste qualità abbiamo già parlato in un articolo pubblicato sul fascicolo di Armi e Tiro di maggio 2019, ma l’azienda in questo frattempo non è rimasta con le mani in mano, operando una serie di perfezionamenti ulteriori, che meritano di essere evidenziati.
Le qualità
Il calcio Futurmec Futur-K 6AM è realizzato in modo da consentire la scelta della misura dell’impugnatura anatomica a pistola e il suo profilo (con “sella” più o meno accentuata per l’eminenza tenar); inoltre, consente la regolazione in altezza e scostamento del nasello appoggiaguancia, consente una regolazione estremamente fine in lunghezza del calcio stesso, consente la regolazione in verticale, orizzontale e rotazione del calciolo, nonché la variazione del pitch. Tutte queste sono le qualità che il calcio possiede fin dal principio e per le quali il calcio è già, obiettivamente, un prodotto altamente tecnico per qualsiasi disciplina del Tiro a volo.
Rispetto a queste regolazioni, tuttavia, come detto sono state introdotte ulteriori possibilità di personalizzazione. Tra il corpo del calcio e la piastra di aggancio all’impugnatura è, adesso, possibile interporre una delle quattro piastrine predisposte per consentire la modifica della deviazione rispetto all’asse longitudinale. La modifica più importante è, tuttavia, rappresentata dalla completa riprogettazione dell’interfaccia tra il corpo del calcio e la piastra di fissaggio sull’impugnatura, denominata “New revolutionary plate.”
Adesso è presente un innesto che combacia con un tenone con due superfici laterali trapezoidali, sulle quali vanno a forzare due grani di serraggio. Quando i grani sono serrati, l’insieme è inamovibile e non presenta il benché minimo gioco; allentando i grani, il calcio può essere immediatamente rimosso. Ciò consente, innanzitutto, di utilizzare un singolo calcio su più fucili, mantenendo le regolazioni già impostate, ma c’è di più: il tenone può essere fatto traslare sul piano verticale, con incrementi di 1 millimetro, consentendo quindi uno spostamento del calcio che è ulteriore rispetto alla posizione del solo nasello. Inoltre, ruotando opportunamente il tenone stesso rispetto alla piastra, è possibile introdurre un offset laterale di 2 millimetri, verso destra per i destrimani e verso sinistra per i mancini.
Tra le ulteriori modifiche apportate al progetto, figura anche un grano di contrasto in lega leggera che garantisce il mantenimento dell’impostazione del pitch apportata, anche in seguito allo sparo di un grande numero di colpi, fungendo da fine corsa. Sempre a carico della regolazione del pitch, è stata tolta la vite centrale di regolazione, lasciando tuttavia il foro (coperto da una bandiera tricolore) nel caso in cui si voglia riposizionare più in basso di 20 mm il calciolo stesso, determinando in pratica un sollevamento del montecarlo di pari entità. Per quanto riguarda il calciolo, è stata aggiunta anche una versione in legno, pensata in modo particolare per chi abbia la necessità di assicurare la massima fluidità di scivolamento del componente sulla spalla durante l’imbracciata (pensiamo in special modo al Trap, nel quale l’esercizio prevede partenza con fucile sbracciato).
Il sistema anti rinculo
Il calcio Futurmec, oltre alla massima flessibilità di regolazione e personalizzazione, integra anche un sistema di riduzione del rinculo brevettato, che agisce tramite un inserto elastomerico sostituibile, con durezza differenziata degli inserti tra un minimo di 60 e un massimo di 90 shore (di serie è montato quello bianco, di 70 shore di durezza, quello da 80 e 90 sono forniti di serie, il 60 è opzionale).
Gli inserti originali hanno i lati minori paralleli, mentre quelli di nuovo sviluppo, che sono acquistabili a parte come optional sull’e-store aziendale, hanno i lati minori convergenti, quindi assumendo una sezione trapezoidale che contribuisce ancor più efficacemente allo smorzamento del rinculo, in modo progressivo tra l’inizio del contraccolpo e la sua fine. Anche il grano di bloccaggio della cartuccia ammortizzante è stato aggiornato, passando dall’acciaio all’alluminio, con un risparmio ponderale del 60 per cento.
Articolo di Ruggero Pettinelli pubblicato su Armi & Tiro di Aprile 2024